E’ uscito a fine giugno per le edizioni Eleuthera la ristampa di nonluoghi, un titolo di Marc Augè, antropologo e direttore all’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales di Parigi.
Stampato in Italia per la prima volta nel 1993, questo è il titolo completo: "Nonluoghi. Introduzione a una antropologia della surmodernità".
Marc Augè definisce nonluoghi quegli spazi dell'anonimato ogni giorno più numerosi e frequentati da soli individui simili ma soli.
Fanno parte dei nonluoghi sia le strutture necessarie per la circolazione accelerata delle persone e dei beni (autostrade, svincoli e aeroporti), sia i mezzi di trasporto, i grandi centri commerciali, i campi profughi, eccetera.
Spazi in cui milioni di individualità si incrociano senza entrare in relazione sospinti o dal desiderio frenetico di consumare o di accelerare le operazioni quotidiane o come porta di accesso ad un cambiamento (reale o simbolico).
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